
Il Genoa che era che è, e che sarà

Stanotte ho fatto un sogno, e nel sogno avevo particolari doti medianiche. Una sorta di super potere insomma, Nostradamus in confronto era una pippa.
E in quel sogno vivevo la Storia del Genoa fatta di piccoli flash in ordine cronologico.
Si partiva dal momento in cui il Genoa fu fondato, l’ultimo Scudetto del 1924, i decenni con un Genoa che aveva in squadra non certo campioni o fuoriclasse ma onesti manovali del pallone e nonostante questo i genoani riempivano lo Stadio e anche quelli di altre squadre spesso da gotti,
Partite di bassa Serie B o di Serie C con 50/60.000 spettatori e spettacolo e bel gioco erano termini onestamente sconosciuti. Pensate un po’.
Eppure i genoani erano lì, eravamo tutti lì a riempire Stadio e stadi. Perchè, giocava Il Genoa. Il “loro” Genoa. Il “nostro” Genoa.
E questo bastava, ci, bastava.
Poi seguiva il periodo Spinelli o meglio BAGNOLI con Liverpool e tutto il resto.
Subito dopo, la distruzione di tutto questo e anche voluta, da parte dell’amante del colore giallo. Si fottesse ancora oggi.
Per fortuna il periodo Scerni Dalla Costa, persino Morfeo ha avuto pietà e ha evitato di farmelo ricordare.
Poi arrivano le immagini del periodo Preziosi, dei Motta e Milito, di Gasperini e di un ottimo Genoa.
Piccola pausa, forse un black out energetico e arrivano le immagini del Genoa targato 777.
Grandi luci all’inizio e molte ombre dopo e infine si arriva al Genoa attuale, praticamente targato Blazquez e Şucu.
E cosa mi appare? Mi appaiono centinaia di post e di commenti su Facebook di genoani che nonostante la salvezza raggiunta con largo anticipo dopo che il Genoa era ultimo in classifica con 6 punti discutevano e piuttosto delusi se non incazzati sul bel gioco che Vieira non metteva in atto.
Allora tra me e me ho detto, sempre nel sogno eh? belin come sono diventati Esteti i genoani… hanno fatto un bel balzo da come li ricordo io e da quello che ho scritto poc’anzi cioè 50/60.000 per andare a vedere i Cini e gli Speggiorin senza parlare dei Testa di Custer. Oggi hanno gusti e palati decisamente più fini.
In Genovese si potrebbe definirli bocchin da dosci.
Certo, la critica è lecita e pure permessa, almeno finchè dura perchè i tempi non alimentano grandi speranze sula libertà di espressione e di parola ma belin vivere male dopo quello che comunque ha fatto il Genoa con Vieira francamente a me sorprende e non è che lo capisca molto. Anzi.
Allora e qui arriva la parte bella del sogno, mi arrivano le immagini di un grande Genoa, con una società molto molto ricca di soldi e di passione.
Un Genoa che ritornerà ad essere una squadra importantissima e non solo a livello nazionale.
Con la ciliegina di vedere il Ferraris tornare ad essere O Campo d’o Zena.
Roba che mi ha fatto sussultare al punto di svegliarmi per un attimo dallo stare sognando.
Dopo tutto questo, mi sono alzato e ho fatto colazione.
Ma da sveglio, la domanda che mi è venuta e che mi sono fatto è questa.
Se quello che è solamente un Sogno, diventasse per caso realtà, tutti quei genoani che si stanno massacrando cervello e fegato e ce l’hanno con Vieira perchè pretendono il bel gioco e magari facendo gol a colpi di tacco, se la meriterebbero questa futura e ipotetica realtà?
Se lo meriterebbero davvero e così tanto un Genoa così forte e protagonista?
Io una risposta ce l’ho.
Non so voi.
SEMPRE Alè Genoa